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mercoledì 9 luglio 2014

Rubrica dei classici_IL CASTELLO DEI DESTINI INCROCIATI


"Quando le storie si intrecciano"

Per la rubrica dei classici vi propongo un bellissimo racconto che io ho scoperto in occasione di un esame e che putroppo poche persone conoscono. E' una delle opere di uno dei più grandi autori italiani, Italo Calvino. Molti non hanno mai letto nulla di Calvino, ma chi ne ha letto uno si è poi innamorato della sua scrittura: scorrevolissima, piacevole, fantasiosa e fantastica, specialmente con la sua trilogia araldica famosa, il visconte dimezzato, il barone rampante e il cavaliere inesistente. Calvino riesce sempre a creare storie incredibili, bizzarre, buffe, divertenti e assolutamente originalissime: Dal visconde che viene diviso in due parti, una buona e una carriva, e che sarà poi l'amore a riunire; al ragazzo che decise di salire sugli alberi e di non scendere mai più, nemmeno quando viene proclamato barone, nemmeno quando è vecchio, e vive tutta la sua vita in cima alle piante; fino al cavaliere fatto solo di un'armatura.
Calvino è il maestro delle storie bizzarre e particolari...e anche qui fa un lavoro splendido che consiglio a tutti.
Quest'opera, il castello dei destini incrociati, è una delle meno conosciute di Calvino, ma è una delle più belle e la più particolare in assoluto.

L'idea che ha Calvino è quella di creare una storia ricca di personaggi, personaggi molto particolari, che si ritrovano in un castello e si raccontano le proprie storie a vicenda. La particolarità sta nel fatto che non le raccontano con la voce, ma con delle immagini: le immagini dei Tarocchi. Usano i tarocchi per narrare le proprie vicende. E' suddiviso in due parti: nella prima, il castello dei destini incrociati appunto, ognuno racconta la propria storia disponendo sul tavolo una serie di tarocchi che gli altri interpretano, i tarocchi dipinti e miniati da Bonifacio Bembo; nella seconda, intitolata la taverna dei destini incrociati, viene fatta la stessa cosa ma con i tarocchi detti Marsigliesi, cioè quelli che abbiamo noi, molti di noi, me compresa ne hanno un mazzo a casa. Alla fine si forma un enorme cruciverba di carte in cui si intrecciano le varie storie e nel quale il protagonista cerca la sua.

Un cavaliere si trova in una fitta foresta, e sorpreso dalla notte, si rifugia in un antico castello trasformato in locanda. Arrivato all'interno trova altre persone riunite intorno ad un tavolo per la cena, ma quando cerca di parlare con loro....scopre che ha perso la voce: sul castello grava una maledizione per la quale chiunque entri nel castello perde la parola.
Dopo la cena viene portato in tavola un mazzo di tarocchi, uno dei presenti prende alcune carte e inizia a raccontare la propria storia disponendole in ordine sul tavolo; a questa ne segue un'altra, che intreccia le carte a quelle sul tavolo intrecciando la sua storia alla prima, e così via gli altri, fino a formare una rete che riunisce tutte le storie.
La particolarità è che ognuno dei personaggi è un personaggio tratto dalle più grandi opere letterarie italiane e straniere: raccontano la propria storia personaggi come Orlando, Elena di Troia, Il dottor Faust, Amleto, Re Lear, Lady Macbeth, Edipo, Astolfo, .....

Scorrevolissimo, bellissima l'interpretazione letterale delle immagini impresse sui tarocchi, originalissima l'idea di rappresentare una storia attraverso delle carte e non attraverso le parole, divertente e piacevole, una delle più belle opere della nostra letteratura e che purtroppo è poco conosciuto, e per questo vorrei cercare di dargli un po di spazio e cercare di farlo conoscere un po' di più, perchè lo merita davvero....per cui vi consiglio con tutto il cuore di leggerlo.
Buona lettura!!!

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